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La moglie Infermiera


di benves
29.04.2019    |    55.303    |    23 9.0
"L’operazione all’inizio sembrava svolta in modo professionale, utilizzando un dito ricoperto dal guanto di lattice ma poi le dita divennero due, trasformando..."
Quando quel giorno accompagnai mia moglie a fare la colon scopia in ospedale mai avrei pensato di vivere l’esperienza che vi vado a raccontare.
Mia moglie Cristiana in quell’ospedale ci lavora come infermiera da molti anni e quindi conosciamo un po tutto il personale paramedico e con alcuni di loro ci frequentiamo anche al di fuori dell'ambito lavorativo.
So che le infermiere hanno da sempre la fama di essere considerate delle zoccole ma vi assicuro che da marito non ho mai sospettato nulla su di lei, anzi nel privato si è sempre dimostrata poco propensa a qualsiasi trasgressione.
Proprio il suo vestire “casto” ed i suoi atteggiamenti da buona madre di famiglia fecero sì che le naturali gelosie che avevo i primi anni di matrimonio ogni qual volta che lei andava in ospedale a fare la notte lasciarono presto il posto a una totale fiducia.
Ma quel giorno fui costretto a cambiare idea.
Appena arrivati in gastroenterologia lei entrò subito mentre io rimasi in sala d’aspetto con gli altri in attesa.
Dopo pochi minuti passò Sabrina, una nostra amica che lavora in quel reparto, mi disse che potevo entrare ed aspettare Cristiana nell'anticamera della sala visite, una sala adiacente a quella dove veniva effettuato l’esame.
La porta che divideva le stanze era socchiusa per circa quindici centimetri e lasciava una buona visuale della stanza.
Dopo un paio di minuti vidi entrare nella sala Cristiana ed un suo collega che si erano andati a prendere un caffè.
Ignara della mia presenza nella stanza accanto, Cristiana chiese al collega con un tono di voce provocante se doveva spogliarsi, subito ed il collega le rispose che non aspettava altro.
Così Cristiana rise iniziando a spogliarsi.
Come ogni marito ho visto mia moglie spogliarsi migliaia di volte ma, vederla farlo li davanti ad un altro uomo, me la faceva vedere con occhi completamente diversi.
Appena si tolse la maglietta ed i pantaloni mi resi conto di quanto fossero trasparenti il reggiseno e lo slip di pizzo, che lasciavano ben poco all'immaginazione, vista la trasparenza di tutto, e di quanto lei sembrasse a suo agio a spogliarsi davanti a quell'uomo.
Guardando con malizia il collega che aveva scherzosamente iniziato a fischiettare il motivetto dello strip di “nove settimane e mezzo”, Cristiana si tolse anche lo slip ed il reggiseno, mostrandosi completamente nuda a lui, che intanto si era avvicinato.
L'uomo mise una mano sul seno di Cristiana che indietreggiando gli disse “guardare ma non toccare”.
Lui la guardò con attenzione e le fece notare come il suo corpo prosperoso assomigliava a quello di Serena Grandi.
La mia gelosia saliva ma contemporaneamente sentivo il mio cazzo diventare sempre più duro.
Poi lui le si avvicinò ancora, la strinse e la baciò, mentre con la mano iniziava ad carezzare la sua fica pelosa .
Sentii il mondo cadermi addosso, vedevo Cristiana rispondere a quel bacio, lasciarsi frugare la fica socchiudendo le cosce per facilitargli i movimenti.

Chi era realmente mia moglie ?
La donna che avevo sempre pensato fosse o la più troia di tutte le infermiere troie?
Guardavo la scena distaccato dalla realtà come se stessi vedendo un film, con il cazzo gonfio di eccitazione .
Non avevo più certezze.
Non solo non sapevo chi fosse in realtà mia moglie ma, non sapevo più nemmeno chi fossi io, che invece di intervenire, rimanevo lì nascosto a guardare.
Vedevo quell'uomo esplorare il corpo di mia moglie, baciarle i seni e masturbare la sua fica
Cristiana aveva gli occhi chiusi e si godeva quei momenti
Capii che l'umo le aveva infilato un dito nella fica quando vidi Cristiana spalancare gli occhi e cominciare a mugolare, la stava masturbando ! Intuivo che le stuzzicasse il clitoride perché i respiri ed i mugolii incalzavano sempre di più.
Un rumore di passi in avvicinamento portò Cristiana ad allontanarsi da lui, era il dottore che doveva fare l'esame insieme al suo assistente.
“ci divertiamo qui eh” sogghignò il dottore verso il collega di Cristiana
“prima il dovere e poi il piacere” replicò ancora
Gli atteggiamenti del collega sembrarono divenire di colpo professionali e distaccati, ma durò poco. Mentre l'assistente che era arrivato con il medico preparava l’endoscopio l'infermiere, dopo aver fatto stendere di fianco Cristiana sul lettino iniziò a lubrificarle l'ano per favorire l’ingresso dello strumento.
L’operazione all’inizio sembrava svolta in modo professionale, utilizzando un dito ricoperto dal guanto di lattice ma poi le dita divennero due, trasformando l’atto in un gioco erotico.
Non solo, vidi anche un dito infilarsi nella fica, così da incrementare l'auto lubrificazione a causa degli umori vaginali.
Cristiana ansimava, ansimava sempre di più.
L'esame si svolse rapido
Il medico e l'assistente una volta finito però, si sbottonarono i pantaloni facendo uscire i loro cazzi.
Cristiana così si trovava sul lettino e quei due cazzi all'altezza della bocca.
Iniziò a spompinare dal cazzo del dottore, un cazzo di medie dimensioni ed in breve tempo, il dottore ebbe un sussulto, venendole in bocca
Cristiana, evidentemente più esperta di quello che io credessi, non fece uscire una goccia di sperma dalla sua bocca, benne tutto, tossendo appena.
Poi il dottore uscì lasciando l'assistente e l'amico infermiere.
Mentre Cristiana che si era alzata dal lettino si stava preparando a rivestirsi, l'infermiere si avvicinò alla porta da dove era uscito il medico, chiudendola, e rapidamente si levò i pantaloni e le mutande, tirando fuori il cazzo.
L'infermiere aveva un cazzo normale mentre l'assistente del dottore aveva un gran cazzo, lungo circa 22-23cm.
Vidi l'infermiere raggiungere alle spalle Cristiana, baciarla sul collo toccandole le tette, mentre l'assistente del dottore con una mano toccava la sua fica.
Lei per nulla preoccupata da quella situazione gemeva di piacere
L'assistente del dottore si stese sul lettino, mentre l'infermiere aiutò Cristiana a salirci sopra.
Vidi Cristiana puntare quel bastone all'entrata della sua fica e pian piano impalarsi
Un attimo per abituarsi a quel bestione e dopo cominciò a cavalcarlo
Le sue tette venivano impastate da quell'amante occasionale che le martorizzava i capezzoli turgidi dall'eccitazione
Cristiana cominciò a mugolare, il suo bacino si muoveva ritmicamente, alternava movimenti circolatori per far aderire quel bestione alle sue pareti
L'infermiere a quel punto, mettendole una mano sulla schiena invitò Cristiana ad appoggarsi sul petto dell'assistente, con agilità salì anch'esso in ginocchio sul lettino puntando la cappella al culetto di mia moglie.
Fu un attimo e lo vidi infilare il suo cazzo nel culo ben lubrificato e già dilatato dallo strumento da poco prima uscito.
I due la stavano farcendo proprio bene
Cristiana non oppose nessuna resistenza, si posizionò per prendere al meglio quei due cazzi, invitandoli a sbrigarsi, temendo che io fuori potessi sospettare qualcosa.
I due la stantuffavano all'unisono come una orchestra ben armonizzata, ed i gemiti di Cristiana erano le melodie che i due riuscivano ad ottenere.
Cristiana non pareva nuova alla doppia penetrazione, sapeva bene come muoversi, come godere e soprattutto come far godere, ebbi anche la strana impressione che, se avesse avuto anche un cazzo da succhiare non le sarebbe dispiaciuto
Il dottorino sotto, aveva quel totem piantato nella sua pancia e restava quasi immobile, mentre l'infermiere le pompava in culo con decisione e dettava i movimenti
Mentre lo faceva iniziò a dirle che era la più bella di tutte le infermiere e che rimpiangeva i tempi in cui lavoravano nello stesso reparto.
Le piaceva era evidente, e non era la prima volta che ciò accadeva .
Ebbi la conferma definitiva !
Vedevo quei cazzoni sparire dentro Cristina che, con un espressione beata in viso, si inarcava per prenderli fino in fondo.
Più la chiamavano troia e puttana più lei diventava partecipe e gemeva .
Le sue tettone erano impastate dalle mani del dottorino che le carezzava, le baciava e ne martorizzava i turgidi capezzoli ormai diventati irti come chiodi
Cristiana venne, venne più volte senza che i due si fermassero, non riusciva più a trattenere gli orgasmi, fino a quando, all'unisono un rantolo ed un grugnito, era evidente che stavano entrambi venendo dentro di lei.
Lei incurante restò immobile, ferma nella sua posizione, godendone ogni attimo, incurante delle possibili conseguenze.
Quando tirarono fuori i cazzi, riuscii ad intravedere lo sperma colare dai suoi orifizi dilatatissimi.
Uscii da quella stanzetta e raggiunsi il bagno lì adiacente appena in tempo : schizzai una quantità eccezionale di sperma, poi continuai a masturbarmi eccitato come non mi capitava dall'adolescenza.
Ripensando a quello che avevo visto fare a Cristiana mi masturbai sino a venire di nuovo.
Mi ricomposi e uscito dal bagno mi rimisi nella sala d'attesa dove mia moglie mi aveva lasciato.
Dieci minuti dopo mia moglie uscì : “scusa c'è stata una emergenza ed il dottore a dovuto occuparsi di quella prima di farmi l'esame” mi disse rossa in volto.
Le chiesi come era andata e le diedi un bacio sentendo uno strano sapore sulle sue labbra .
Di sicuro dopo i due si erano fatti ripulire il cazzo , e la cosa follemente invece che schifarmi mi stava facendo di nuovo eccitare.
Ci avviammo verso l'auto tenendoci per mano come al solito, come se nulla fosse, ma ora io ero cosciente del fatto che Cristiana oltre che essere mia moglie e la madre dei miei figli era una donna che amava il cazzo e che si concedeva a chissà quanti uomini .
Nei giorni seguenti mi resi conto che avere una moglie troia mi eccitava e presi atto che oramai la mia vita non sarebbe più stata uguale.
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